L'Uomo

sabato 14 gennaio 2017

IL REGALO DI DIO





Vento gelido di tramontana sul mare
accarezza pensieri arrabbiati,
le onde cercano la compagnia dei vecchi pescatori
che riposano nelle baracche a picco sul  mare
fumano la pipa aspettano il tempo nuovo.  
Dicono neve,
come gioioso bambino
aspetto la danza dei fiocchi candidi della neve
sul palmo della mia mano,
mentre la gente impazzisce
sulle strade che si adornano di bianco.
Tra i rami che saranno pesco in fiore
mi sembra di sentire l'eco de tuoi sorrisi.
Stringerti a me mentre fuori la luna sorseggia piano la notte,
le stelle preparano il cielo di domani.
Potrebbero non esserci fiori al tuo risveglio,
non e' stagione, basta guardarsi nel cuore.
Troverai le mie labbra.
La nostra vela si gonfia verso l'orizzonte
tinteggiato dall'alba che colora la pelle come nuvole.
Non importa la meta, importa il  viaggio
da soli ci si sente persi
ma uno nell'altro si assapora l'infinito del vivere.
Possono ridere di noi
gli stolti che non conoscono l'armonia dei sensi
e dimenticano la loro anima
sulle lande ghiacciate del non senso,
noi però siamo.
Mi ritrovo proprio sul tramonto della via
invece di guardare al cielo, mi volto indietro,
ti trovo tra le margherite che nascono a gennaio
proprio come un regalo di Dio.
Respiro forte l'infinito di te
mentre accarezzo la tua anima e mi basta per sentirmi in pace.

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